Tim e Infratel Italia, la società in-house del ministero dell’Economia, stanno accelerando lo sviluppo della banda ultralarga nel Paese per fare fronte all’emergenza Covid-19, imprimendo un forte impulso ai programmi di cablaggio finalizzati ad “accendere” tutte le infrastrutture di accesso della rete pubblica in fibra ottica realizzate da Infratel Italia in 8 regioni, tra le quali l’Abruzzo. Si tratta di aree bianche di intervento diretto da Infratel Italia e non in concessione.
Ad oggi sono stati già realizzati interventi in 241 comuni che diventeranno 310 entro maggio grazie all’attivazione di oltre 1.600 cabinet.
L’iniziativa, che fa seguito all’accordo siglato lo scorso luglio, riguarda i comuni oggetto dell’intervento con il “modello diretto”, che ha l’obiettivo di realizzare le reti a banda ultralarga nelle cosiddette “aree bianche” non oggetto in passato di bandi. Beneficiari di questo intervento sono circa 1 milione di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni dei comuni interessati.
In Abruzzo l’attivazione è avvenuta in 28 comuni: Barisciano, Cappelle sul Tavo, Castel Frentano, Corropoli, Crecchio, Cugnoli, Cupello, Gioia dei Marsi, Lecce nei Marsi, Luco dei Marsi, Miglianico, Monteodorisio, Nereto, Orsogna, Paglieta, Pescocostanzo, Pollutri, Ripa Teatina, Rocca San Giovanni, Sant’Eusanio del Sangro, Scanno, Scerni, Tollo, Torino di Sangro, Tornareccio, Tossicia, Trasacco, Villamagna. In fase di attivazione: Bisenti, Bussi sul Tirino, Colledara, Controguerra.