In caso di calamità definite le procedure e le aree per soccorrere la popolazione.
Approvato dal consiglio comunale il piano di emergenza, l’insieme delle procedure d’intervento da attuare al verificarsi di una emergenza. «Abbiamo dovuto aggiornare alla luce delle nuove indicazioni il piano che già avevamo», afferma il sindaco Gabriele D’Angelo, «si tratta di indicazioni utili che rendono il nostro Comune al passo con i tempi».
Il piano è articolato. Ecco alcuni punti: sono state individuate due aree di accoglienza, che rappresentano quelle zone del territorio a disposizione per la predisposizione di tendopoli o affini, in cui la popolazione risiederà per brevi, medi o lunghi periodi: il centro sportivo località Madonna delle Grazie e il vecchio campo sportivo in via Nazionale.
Nove sono le aree di attesa, che rappresentano quelle zone del territorio a disposizione per la prima accoglienza della popolazione: piazzale Cavalieri di Vittorio Veneto; parcheggio corso Roma; parcheggio Borgo Morge; piazzale dell’Assunta; spiazzo via Moscardelli; largo via Buon Consiglio; contrada Crocetta; contrada Paludi-zona artigianale; contrada Trastulli. Una è l’area di ammassamento, ossia gli spazi a disposizione del comune o di più comuni per l’ammassamento dei soccorritori e delle risorse utili al superamento dell’emergenza: via Morge. Il sindaco, in qualità di autorità di protezione civile, per la direzione ed il coordinamento del servizio di soccorso e assistenza alla popolazione, si avvale della struttura denominata Centro operativo comunale (Coc) che coordina gli interventi delle squadre operative comunali e dei volontari. La struttura è articolata in dieci settori di attività omogenee e prestabilite i cui referenti, scelti in base alle ordinarie attività svolte per l’amministrazione, sono individuati tra dipendenti che meglio rispondono alle attività previste o anche volontari di comprovate capacità.
Fonte: Il Centro